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Test di flesso-rotazione e valutazione dell'ipomobilità cervicale superiore
Il test di flesso-rotazione è uno strumento utile per identificare la compromissione del movimento cervicale superiore. Questo è particolarmente importante per i pazienti che soffrono di cefalee cervicogeniche dovute a disfunzioni dell'articolazione cervicale superiore.
Secondo Hall et al. (2010), l'FRT ha un'affidabilità intra-rater quasi perfetta di 0,95-0,97 e una variazione minima rilevabile di 7° se si confrontano i due lati.
Ogince et al. (2007) descrivono un'elevata sensibilità del 91% e una specificità del 90% nell'identificare i soggetti con cefalea cervicogenica.
Per eseguire il test, il paziente deve trovarsi in posizione supina e portare il rachide cervicale alla massima flessione. Ruotare quindi la testa del paziente a sinistra e a destra fino a raggiungere la posizione finale, che di solito viene raggiunta a una media di 44° negli individui sani. L'ampiezza di movimento può essere limitata dal dolore o dalla resistenza incontrata dal fisioterapista.
Questo test è considerato positivo nella pratica clinica se si verifica una riduzione della stima visiva di 10° rispetto all'intervallo normale previsto di 44°, che è leggermente superiore alla variazione minima rilevabile.
Se si riscontra una limitazione nella rotazione cervicale superiore, non si sa ancora quale sia il segmento responsabile di questa ipomobilità.
Consultate il nostro blog sui PIVM della cervicale superiore per imparare a valutare ogni segmento cervicale superiore individualmente.
21 ESAMI ORTOPEDICI TRA I PIÙ UTILI NELLA PRATICA CLINICA
Riferimenti
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